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Biotipologia
La medicina omeopatica ha più di 250 anni di storia.
Oggi questa medicina è usata con successo, già solo in Europa, da oltre 100 milioni di persone.
L’omeopatia è fondata sulla cura del paziente prima che della malattia, proprio perché guarda ad ogni persona come unità, all’equilibrio del sistema biologico nel suo insieme.
Il punto centrale della cura omeopatica è quello di considerare quindi ogni individuo come un tutto armonico, in cui gli aspetti psicologici sono importanti quanto i sintomi fisici e il medico omeopata più esperto è quello che per la scelta del medicinale presta molta attenzione al temperamento del suo paziente.
La malattia diventa la cartina di tornasole dello stato generale e dell’energia vitale della persona: l’organo (o l’apparato) che si ammala è quello più vulnerabile del sistema, per costituzione individuale. In un’ottica omeopatica, quindi, la malattia è la spia di uno squilibrio più profondo e la guarigione prevede non solo la scomparsa del problema acuto, ma anche il recupero dello stato di equilibrio e del benessere globale. Ogni quadro di malattia richiede un farmaco omeopatico specifico, perchè ogni paziente tende ad ammalarsi secondo modalità legate soprattutto al proprio tipo costituzionale (biotipo)
La medicina omeopatica utilizza quindi dei sistemi di indagine e una tipologia di medicinali esclusiva di questa scienza.
La caratteristica peculiare dell’omeopatia è quella di utilizzare dei farmaci scelti in base al criterio di similitudine, e preparati secondo una diluizione molto spinta e dinamizzati.
Per ogni approfondimento rimando al mio testo più divulgativo “l’omeopatia per il tuo bambino”:
Formazione ed esperienze personali
Durante il periodo di studi universitari, sulla scorta di una personale esperienza terapeutica vissuta come paziente in età adolescenziale, decisi di approfondire la mia conoscenza della medicina omeopatica. Erano i primi anni Ottanta, di omeopatia non si parlava molto ed eravamo davvero in pochi a seguire le lezioni che il Prof. Antonio Santini teneva presso l’Istituto di Farmacologia dell’Università di Roma. Il mio Maestro è stato un Caposcuola: con lui appresi, oltre alla classica farmacologia omeopatica, anche le basi della Medicina Omeopatica Costituzionale. Se l’Omeopatia, con la sua farmacologia energetica ed individuale, permette all’organismo il recupero funzionale ed il mantenimento di un equilibrio ottimale, la Fisiopatologia costituzionale offre in più la possibilità di studiare il graduale passaggio del tipo umano equilibrato dallo stato di salute a quello di malattia. Inoltre aiuta il medico clinico a riconoscere le predisposizioni ereditarie e costituzionali alle malattie già prima che queste insorgano, permettendogli così di intervenire con un’azione di medicina preventiva sul terreno biologico.
Dopo la formazione e il diploma in Omeopatia e Dottrina delle Costituzioni, fui chiamata a collaborare con l’Ismo (Istituto di Studi di Medicina Omeopatica) allora diretto dal Prof. Antonio Santini, dapprima per l’attività clinica e la ricerca (1986) e successivamente, sotto la nuova direzione del Prof. Roberto Santini, anche per la didattica (A.A. 1990/91 e seguenti).
Ho seguito dei corsi di approfondimento in Omeopatia classica unicista tra il 1986 e il 1988.
Docente nel 1° Master di Omeopatia e Omotossicologia, organizzato dall’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria di Roma con l’ISMO per l’A.A. 1997/98, sono iscritta dal 1999 al Registro degli Omeopati di Roma e abilitata Tutor di Medicina Omeopatica .
Ho tenuto numerosi seminari di “Medicina Omeopatica Costituzionale” in varie regioni italiane e dal 1998 al 2015 ho insegnato le basi e i fondamenti dell’ Omeopatia nella Scuola Triennale di Omeopatia e Omotossicologia (AIOT).
Ho diretto per alcuni anni, insieme al dr. A. Pagni, l’Accademia Interscolastica di Omeopatia.
Professore a Contratto presso alcune Università italiane (Università di Cosenza, Università degli Studi del Piemonte Occidentale, Università degli Studi di Parma) relatrice a Convegni e a Conferenze, autrice di articoli e coautrice di testi di Omeopatia. Ho partecipato a trasmissioni radiofoniche e televisive e sono stata intervistata da prestigiose riviste nazionali ed internazionali su argomenti di interesse omeopatico.
Dal Febbraio 2008 al Dicembre 2015 ho collaborato , in qualità di Coordinatrice dei Protocolli di studio ed anche di sperimentatrice, al Progetto Clinical – una Ricerca Clinica in Omeopatia e Medicina Fisiologica di Regolazione condotta a livello Nazionale.
La mia visione dell’Omeopatia è oggi una visione “integrata”, in cui la ricerca scientifica offre strumenti alla pratica medica e viceversa: l’esperienza clinica suggerisce continui spunti di ragionamento ed ogni paziente, pur nella sua unicità, permette una migliore sistematizzazione della metodica . In alcuni casi mi appare opportuno lavorare sul terreno costituzionale, rafforzando le difese biologiche; in altri casi la sintomatologia mi richiede l’uso del rimedio unico, come catalizzatore energetico per il paziente. Utilizzo sempre la medicina omeopatica, fintanto che la particolare gravità di una patologia non mi costringa a considerare la possibilità di un intervento convenzionale: ritengo che la salvaguardia della salute e della vita umana siano prioritari rispetto a criteri di coerenza “filosofica”. L’Omeopatia è una medicina, con enormi possibilità ma anche con limiti ben precisi e, benché essa sia nata da una chiara visione dell’esistenza, non la considero un credo religioso o un sistema filosofico di appartenenza. L’esperienza quotidiana con l’omeopatia mi ha permesso di crescere come medico e come persona: come medico, perché il metodo di osservazione aiuta a cogliere sintomi anche sfumati, agevola nella correlazione dei dati ed infine consente una visione unitaria dell’individuo; come persona, perché nel corso di una visita omeopatica si stabilisce con il paziente una relazione intima e profonda, che inevitabilmente lascia una traccia nell’anima.